Principe Roy di Sealand (Deceduto il 9 ottobre 2012)

Prince Roy Of Sealand (Passed 9th October 2012)
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Nato nel 1921 da Harry e Lilyan Bates, Roy è nato per essere un avventuriero. L’unico figlio sopravvissuto di cinque fratelli, tutti morti da bambini o in tenera età. All’età di 15 anni partecipò alla guerra civile spagnola unendosi alla brigata internazionale in cerca di avventura, tornando infine nel Regno Unito via Gibilterra. Successivamente intraprese un apprendistato al mercato della carne di Smithfield con Lord Vesty, con l’intenzione di andare in Argentina a gestire allevamenti di bestiame per lui.

Con l’avvento della Seconda Guerra Mondiale, si arruolò presso l’ufficio di reclutamento più vicino e, al termine della guerra, era Maggiore di fanteria nel Primo Battaglione dei Royal Fusiliers, City of London Regiment. Servì nella 8ª Divisione Indiana. Partecipò a combattimenti in Africa, Italia, Iraq, Siria e in diverse altre aree di conflitto. A un certo punto fu prigioniero di guerra su un aereo che si schiantò sull’isola di Rodi. Durante il tentativo di fuga fu catturato mentre rubava una barca da pesca dai fascisti e successivamente salvato dall’esecuzione per fucilazione da un ufficiale tedesco di passaggio.

Partecipò alla dura battaglia per il monastero di Monte Cassino, dove i tedeschi difesero con forza l’avanzata alleata verso nord attraverso l’Italia verso Roma. Raccontava che l’esercito ti mandava nel deserto con vestiti caldi e sulle montagne fredde d’Italia in pantaloncini. Ferito più volte, catturato due volte, contrasse malaria, febbre da mosca sabbia, congelamento e morso di serpente, solo per citare alcune delle sue ferite di guerra. Dopo una terribile ferita, quando una granata tedesca esplose vicino a lui, frantumandogli la mandibola e conficcando schegge nel viso, il chirurgo militare gli disse che avrebbe dovuto abituarsi all’idea di non avere mai fidanzate o moglie, poiché sarebbe rimasto così sfigurato. Le ferite guarirono e incontrò la sua futura moglie Joan, una bellezza straordinaria. Sosteneva di aver goduto della guerra ed era immensamente orgoglioso di aver servito re e patria difendendo i quattro angoli dell’Impero britannico. Disse una volta che, nonostante il paradosso di essersi separato dal Regno Unito con Sealand, rifarebbe tutto se la sua madrepatria ne avesse bisogno.

Dopo la guerra importò carne dall’Irlanda del Sud al Nord razionato tramite treno. Importò lattice dalla Malesia per produrre pinne da nuoto. Successivamente costruì una flotta di pesca costiera sulla costa dell’Essex. Possedeva una catena di macellerie, un deposito all’ingrosso di carne e, per un periodo, un’agenzia immobiliare. A metà degli anni ’60 si appassionò al fenomeno della “Radio Pirata” e iniziò Radio Essex sui forti di Knock John. In seguito, dopo essere stato perseguito ai sensi del Marine Offenses Act, trasferì la sua famiglia alla Roughs Towers, a sette miglia e mezzo da Felixstowe nel Mare del Nord. Roy dichiarò l’indipendenza dal Regno Unito sull’isola fortezza e la chiamò “Principato di Sealand”, conferendo alla sua amata moglie Joan, il 2 settembre 1967, il titolo di Principessa in un gesto estremamente romantico.

Seguirono molte avventure, tra cui scontri con il governo britannico e attacchi terroristici. Conobbe periodi di ricchezza e tempi di difficoltà, ma non cedette mai a nulla e a nessuno. In un’intervista televisiva negli anni ’80 disse: “Potrei morire giovane o vecchio, ma non morirò mai di noia”. Dopo diversi anni di debilitante Alzheimer, Roy morì serenamente, lasciando la vedova Joan, il figlio Michael e la figlia Penny.

La frase “più grande della vita” non basta a descriverlo. Mancherà moltissimo.

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